Obbedire Ribellarsi Fregarsene

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Obbedire, ribellarsi, fregarsene

Aurora Mazzoldi, Interazioni chiuse, acrilico su tela. Obbedire, ribellarsi, fregarsene
Aurora Mazzoldi, Interazioni chiuse, acrilico su tela.

Obbedire, ribellarsi, fregarsene è uno degli argomenti della sezione “Come scegliere bene” di questo sito.

Sono i tre modi principali in cui reagiamo se qualcuno ci impone, in qualche modo, di fare qualche cosa.

Se quella cosa non ci piace, ci prende un moto di ribellione e vorremmo mandarlo a quel paese. Oppure chiniamo la testa e obbediamo, per fargli piacere, o perché abbiamo paura a dir di no . Però dentro di noi sentiamo, in entrambi i casi, che non ci va di farlo.

Obbedire, o ribellarsi, questo è il dilemma.

Ma c’è anche la terza via, quella del “chi se ne frega?” Ma, ce ne freghiamo realmente o nascondiamo una ribellione? E poi, abbiamo valutato che cosa ci piacerebbe o che cosa ci converrebbe fare?

Abbiamo altre possibilità?

Certo! Ecco una quarta via, quella di Filomena che:

  • non obbedisce
  • non si ribella
  • non se ne frega

Come agisce Filomena?

“…Solo quando ho compreso che, essendo ormai diventata adulta, potevo scegliere io come comportarmi, mi sono resa conto del mio condizionamento. E, tutto d’un tratto, mi sono sentita affrancata da questa imposizione. Ora, finalmente, mi permetto ogni tanto qualche buon bicchiere di vino… e me lo gusto anche!”

Come è riuscita Filomena a uscire da questa situazione? Si è posta questa domanda: “Sto facendo quello che piace a me o quello che vuole mio padre?”

Altri, invece di farsi questa domanda, si ribellano. Ma è questo il modo per conquistarsi il diritto di essere “liberi”? La ribellione può esser utile per liberarsi da qualcosa di fastidioso nel breve termine ma, se non sopravviene un’attenta comprensione della situazione e delle sue cause, non risolverà il problema alla radice. Come abbiamo già visto all’inizio del libro, Eva (che si comportava ribellandosi), era altrettanto condizionata quanto Ada (che obbediva).

Chi si ribella cede a un impulso di rabbia e di esasperazione che, una volta quietato, lascia spesso un vuoto che la persona non sa come colmare. Rischia così di rifugiarsi in qualche altro schema, magari anche opposto a quello che sta combattendo, per ritrovare sicurezza.  Infatti, il reagire con la ribellione ci spinge spesso a seguire lo schema contrario a quello che ci viene imposto – anche se non ci andrebbe bene.

Scelgo quello che piace a me o quello che dispiace a qualcun altro?

Non si tratta di essere egoisti, ma di seguire le proprie aspirazioni, invece di sottomettersi (e. magari, per combatterlo) al giudizio di altri.”

da: “Il Potere delle Scelte Mirate”, Luis PISONI e Aurora MAZZOLDI, AMAZON 2019, – Regole e Limiti – pagg. 187-189. Va alla pagina per scaricare gratis la 1a parte del libro.