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L’arte introspettiva di Aurora Mazzoldi
L’arte introspettiva di Aurora Mazzoldi mette su tela ciò che capita all’interno di noi stessi, contribuendo così al nostro benessere emotivo. Come lo fa?Descrivendo le interazioni (l’analisi transazionale le definisce “giochi”) fra forze (qualcosa di vagamente simile alle sub-personalità di Assagioli, il fondatore della psicosintesi). Per farlo, la Mazzoldi si serve di colori acrilici. Dipinge in modo romantico ciò che succede sotto la superficie di noi stessi, indicandoci così la chiave per gestire le nostre emozioni.

Perché pittura acrilica? L’acrilico è un mezzo moderno, pratico e flessibile. Permette di imitare sia le sfumature dell’acquarello, sia l’impatto della pittura a spatola dei colori a olio.
Arte Romantica
Perché arte romantica? Il romanticismo è nel suo carattere, di questa pittrice, è il suo modo di interpretare la vita. Ricordate la definizione di Romanticismo data da Baudelaire? Disse che il Romanticismo è un “modo di sentire”. E i quadri di Aurora Mazzoldi esprimono appunto un modo di sentire. Per questo a New York è stata definita dal critico d’arte Maurice Taplinger “una romantica contemporanea”.
Un comunicato stampa dell’Agora Gallery (New York) del 2009 chiarisce:
“Anche se il suo ricorrere a toni drammatici è tratto direttamente dalla tradizione romantica, la gamma dei colori usati dalla Mazzoldi e il suo modo morbido di modellare le forme ricorda gli antichi maestri del Rinascimento. Una pensatrice spirituale che s’immerge in ogni sua opera d’arte, Mazzoldi ..”.
Nonostante che lei sia fondamentalmente romantica, si lascia ispirare anche da alcuni dipinti espressionisti. Avete presente Munch? Quale meravigliosa espressione di un’emozione! Il suo quadro “L’urlo” vibra. Puoi sentirci la disperazione, il terrore!
Questo quadro rappresenta di più di una semplice emozione. Provate a gestire una simile emozione! Non ci riuscirete! Esprime infatti ciò che la Mazzoldi definirebbe una “forza”.
In effetti, lei si prefigge di dipingere queste “forze” e anche i “giochi” (proprio quelli dell’analisi transazionale) che si sviluppano fra di esse.
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