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Introspezione: Arte ed Economia
Conferenza presso l’Università di Trento – Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale; 13 Ottobre 2018. “Errori Comuni nelle Nostre Scelte Quotidiane”. Intervento di Magalì Fia: “Gestire un’impresa e gestire se stessi”(parte 2). Vedi Parte 1.
Nel quadro c’è una madre che impone al figlio di fare le cose a modo suo. È ostinata a perseguire quella direzione.

Ma si è chiesta qual’è il suo obiettivo? Si è chiesta quali sono i costi e i benefici del suo atteggiamento? E’ rimasta nelle fantasticherie (nel “magari”) o nella realtà? L’atteggiamento della madre è quello di educare il figlio come vuole lei senza considerare le sue attitudini.
Ma è imponendo le cose ai figli in questo modo mi permette di ottenere ciò che voglio? Il problema è che in genere non si impone in base al risultato che si vuole ottenere (all’obiettivo), ma in funzione delle aspettative che si hanno (al magari), e questo non è economico.
Il connubio di Arte ed Economia ci riporta alla realtà: mostra che le fantasticherie/aspettative sono diseconomiche e chiarisce la realtà mettendo sul tavolo quali sono gli obiettivi e le possibilità. Inoltre, ponendo sul tavolo i costi e i benefici delle opzioni di scelta, l’economia permette di avere un quadro di scelta più completo. Questo vale sia per le imprese che per gli individui.
Aspettative irrealistiche: le fantasticherie
Uno potrebbe chiedersi: Ma come faccio a capire tutte le alternative che ci sono a disposizione?? a volte non le vedo nemmeno! Risposta: chiarendo la realtà e non rimanendo in aspettative irreali. Ad esempio, se voglio comprare una macchina, prima devo chiarire cosa ci voglio fare e le mie possibilità. Se compro una Ferrari per gli spostamenti di lavoro e guadagno 15.000 € l’anno forse sono nella fantasticheria.
Un altro esempio: Se voglio sostenere mio figlio dovrò considerare le sue attitudini. Es. Se voglio che mio figlio faccia un’attività pomeridiana, perché ritengo che sia corretto dal punto di vista educativo, e mi impunto sul fatto che lui debba suonare uno strumento, ma lui, ad esempio, non ha orecchio musicale e preferisce uno sport di squadra. Forse devo chiarire sia le possibilità che gli obiettivi.
Il quadro “L’offuscamento”
Un altro comportamento diseconomico si vede nel quadro dell’offuscamento.

In questo quadro il bambino cerca di portare avanti il triciclo, ma le ruote sono state smontate. Questo quadro mostra come sabotiamo le nostre iniziative non gestendo gli imprevisti. Ad esempio. Se devo fare una conferenza e il mio treno è molto in ritardo, posso rinunciare all’evento dando la colpa ai soliti ritardi dei treni. Oppure chiamare gli organizzatori, provare a posticipare il mio intervento. Spesso sono le paure che ci bloccano nel perseguimento delle nostre iniziative.
Anche qui Arte ed Economia possono aiutarci a prendere le decisioni. Spesso ci accorgiamo troppo tardi di esserci allontanati dall’obiettivo. Possiamo prevenire questa situazione domandandoci prima qual è l’obiettivo e come potremmo raggiungerlo. Questo distingue un’iniziativa imprenditoriale dall’andare a caso.
Magalì Fia
Altre pagine dello stesso autore:
nel sito Introspectivity.com:
nell’Osservatorio Interiore: